Bilancio Aosta: la relazione di Bruno Giordano

Il Consiglio comunale della città di Aosta affronta oggi la discussione sul bilancio di previsione 2022/2024. Nel corso della discussione è intervenuto il Consigliere Bruno Giordano.

«Volevo fare due osservazioni di carattere generale.

Non ho trovato nessuna lettura politica nelle relazioni collegate al bilancio, non ho trovato priorità né una capacità di leggere criticamente il bilancio che ci è stato sottoposto.

Credo che questo sia un bilancio in chiaro o scuro o se preferite con luci e ombre.

Noi cercheremo, con le mozioni collegate, di mettere in chiaro le ombre senza fare finta di non apprezzare in modo concreto lo sforzo che l’Amministrazione comunale ha fatto di arrivare a presentare il bilancio di previsione entro i termini previsti. 

Il Sindaco ha fatto 30 e noi faremo 31 per arrivare all’efficienza.

Noi partiamo da una situazione consolidata in termini negativi di approvare i bilanci a marzo perché tanto la legge ce lo consente e si arrivava ad avere la piena operatività solo per 4 mesi. Dal 2022 tutto questo cesserà e prendiamo atto di questo nuovo corso, dove il bilancio di previsione si approva nell’anno precedente. 

La democrazia è o può essere una macchina che funziona. Chi spesso non funziona sono i macchinisti, a tutti i livelli. Su questo, insieme, occorrerebbe fare qualche riflessione politica. 

L’opposizione ha depositato 33 mozioni collegate al bilancio non perché ce l’abbia con qualcuno. Non ci è stato permesso di emendare il DUP, perché senza il parere di legittimità e quello contabile gli emendamenti non sarebbero stati ammessi alla discussione di oggi. Vi invito, nella revisione dei regolamenti, di prendere atto anche di questo. Per questo abbiamo utilizzato lo strumento della mozione, l’unico che potevamo utilizzare. 

Siamo aperti al confronto, al miglioramento, siamo aperti ad avere una macchina che possa funzionare meglio dal punto di vista politico e amministrativo.

In questo bilancio rileviamo che molte istanze che noi abbiamo portato avanti in questo primo anno sono state recepite, ma saremmo disonesti nel non dire che sono cose che abbiamo chiesto più volte. Quello che non ci è piaciuto abbiamo cercato di estrinsecarlo, perché crediamo che non si possano fare i lavori pubblici trattandolo come una lista della spesa. Si tratta di fare delle scelte e le scelte significano fare politica. 

Noi chiediamo concretezza e concretezza significa capire da dove partiamo, quali sono le priorità. Di questo vogliamo chiedere conto. Così come vogliamo chiedere conto di come si intende rilanciare il turismo nella nostra città. Noi abbiamo recepito un fatto politico, il fatto che la maggioranza abbia recepito le due critiche mosse l’anno scorso: il poco tempo a disposizione per confrontarsi nelle Commissioni e che non si può arrivare ad approvare un bilancio di previsione a metà anno perché significa avere una capacità di spesa ridotta di sei dodicesimi.

Noi marcheremo stretto la capacità di spesa dei 12/12 che la maggioranza offrirà all’esecutivo perché oggi il Consiglio darà un mandato pieno all’Amministrazione comunale.  Per questo le nostre iniziative sono state mirate, per comprendere di più e meglio.»

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