Autonomia e Fiscalità

La firma e i relativi effetti dell’Accordo finanziario firmato il 16 novembre 2018 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Autonoma Valle d’Aosta hanno dimostrato come la questione finanziaria sia centrale se non fondamentale per il futuro della nostra Autonomia. Non esiste autonomia politica alcuna senza un adeguato livello di autonomia finanziaria.

Quanto ottenuto nel 2018 grazie al lavoro della Lega Vallée d’Aoste ha permesso, in quella fase, di poter finalmente definire l’ammontare del contributo regionale per il risanamento della finanza pubblica e mettere fine ad una serie di contenziosi che da tempo limitavano la capacità programmatoria della Regione in termini di finanza pubblica.

Tale traguardo, tuttavia, deve costituire un ulteriore punto di partenza, e non certo di arrivo, verso il raggiungimento della reale applicazione in termini integrali delle nostre prerogative statutarie che nel tempo si sono assuefatte in ragione del notevole flusso finanziario di cui la Regione ha goduto sino all’anno 2010.

Autonomia Fiscale

Crediamo pertanto nell’importanza di definire un dialogo fattivo con lo Stato centrale e le Istituzioni europee, in sinergia con i nostri rappresentanti, al fine di implementare le applicazioni in senso integrale delle nostre prerogative di Autonomia.

In tal senso crediamo che sia fondamentale il ruolo ricoperto dalla Commissione Paritetica nella definizione di norme di attuazione moderne e utili allo sviluppo delle competenze statutarie, in particolare con riferimento alla materia fiscale attraverso la regionalizzazione dell’Agenzia delle entrate al fine di poter gestire efficientemente la quota parte di imposte di spettanza regionale nonché le competenze a suo tempo in capo all’Agenzia del territorio, lasciando (ovviamente) l’attività di controllo generale agli organi statali deputati, nonché (soprattutto) la “riforma” in chiave moderna delle competenze di cui all’art. 14 dello Statuto in materia di Zona Franca con l’obiettivo di consentire l’identificazione di ambiti e/o zone geografiche di “no tax area”, al fine di favorire lo sviluppo di nuovi insediamenti aziendali, di ricerca industriale e scientifica, nonché poter rilanciare aree oggi depresse per l’evoluzione sociale (e.g. comuni di alta montagna e relative valli laterali) e/o postindustriale.

Manovrabilità Fiscale

L’ampliamento della manovrabilità fiscale sui tributi propri, riconosciuto alla Regione dal Decreto Legislativo 20 novembre 2017, n. 184 recante “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale”, permetterà di identificare e porre in essere negli anni forme di sgravio fiscale a favore di imprese e cittadini. Tuttavia le future 6 manovre di riduzione delle imposte potranno avvenire soltanto, così come previsto dal dettato normativo, in forza di risorse proprie del bilancio regionale. 

A tal riguardo, con l’obiettivo di avviare un nuovo corso di sostegno alle persone e di sviluppo del “fare impresa” crediamo necessario potenziare l’applicazione della facoltà di manovrare le imposte al fine di perseguire una nuova politica economica basata su misure di defiscalizzazione in contrapposizione con la vecchia politica della redistribuzione delle risorse sotto forma di spesa pubblica.

A tal riguardo riteniamo indispensabile porre in essere una manovra fiscale nella definizione dell’orizzonte di programmazione 2021-2022 finalizzata a riformare nel suo complesso le imposte che più gravano sulle imprese e i cittadini tutti. In particolare la manovra sarà volta a:

  • ridurre il peso dell’addizionale IRPEF sulle classi di reddito più svantaggiate, sul modello di quanto già proposto dalla Lega Vallée d’Aoste in questi ultimi due anni;
  • ridurre il peso dell’IMU gravante sugli immobili “ad uso produttivo”, con specifico riferimento alla quota parte che già non beneficia della deducibilità dall’imposta sul reddito d’impresa già prevista dalla normativa nazionale;
  • ridurre ulteriormente l’IRAP per consentire alle imprese di poter impiegare maggiori risorse a favore dell’innovazione e dell’assunzione di personale.

Il principale obiettivo di questa manovra è quello di diminuire il carico fiscale alle persone fisiche meno abbienti e favorire lo sviluppo e sostentamento delle attività produttive sul nostro territorio. 

Crediamo, inoltre, nella necessità di valutare ed applicare ulteriori forme di sgravio fiscale a favore di chi fa impresa (diminuendo ulteriormente l’IRAP), soprattutto per chi ha scelto di operare nelle aree di montagna e/o chi sceglie di vivere là dove le condizioni e i costi della vita sono più difficili, ma così facendo mantengono “viva” la nostra montagna e realtà che rischiano sempre di più lo spopolamento.

Riforma Istituzionale

Nel quadro di un’auspicata riforma istituzionale che possa assicurare una stabilità di governo e al fine di assicurare una maggior rappresentatività ai territori, in conformità al principio che non si amministra solo una comunità, per lo più concentrata nel fondovalle, ma si deve assicurare una gestione attenta e puntuale dell’intera Regione attraverso le competenze e le conoscenze di quelle zone meno popolate e a maggior rischio abbandono, sarà necessario riformare lo Statuto prevedendo forme di rappresentatività territoriale che tengano conto di tutte le Unité des Communes ovvero zone territorialmente omogenee. 

A tal proposito riteniamo necessario, quale primo atto dei lavori della prossima legislatura, l’avvio di una serrata attività di confronto e produzione normativa in seno alla I Commissione consiliare che possa entro tre mesi definire un testo di legge volto a 7 riformare l’attuale sistema di elezione e nomina del Consiglio e Governo regionale. In tale ottica crediamo importante far tesoro di esperienze e consolidate realtà a noi vicine, come quella elvetica al fine di assicurare, come nel loro caso, duratura stabilità di governo alla Regione anche attraverso una separazione dei ruoli tra l’apparato legislativo (Consiglio) e quello esecutivo (Governo regionale), anche sulla scorta del principio del “chi vince governa” in contrapposizione a logiche più inclini alla mera rincorsa al soddisfacimento di basse ambizioni personali che purtroppo hanno caratterizzato l’evolversi di questa legislatura monca.

Nella prospettiva infine di ipotizzare eventuali soluzioni alternative all’attuale sistema di autonomia, spesso mortificata, sarà necessario e opportuno rinnovare, rinforzare e sviluppare profondi ed autorevoli rapporti con il vicino cantone svizzero del Vallese e il dipartimento francese della Savoia.

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