La buona amministrazione comunale

Personale

Non bisogna pensare che la Pubblica Amministrazione sia composta da persone che non abbiano gli stessi interessi dei cittadini, loro stessi sono cittadini. Per questo motivo, il rapporto con la “macchina amministrativa” sarà improntato al reciproco rispetto, convinti che i risultati si raggiungono insieme, e che i dipendenti vanno stimolati non comandati. Il progetto amministrativo si farà valorizzando il personale e sapendo ascoltare le esigenze e le singole istanze. Potrebbero esserci riorganizzazioni per far si che le persone migliori vadano al posto giusto, ma senza rivoluzioni radicali o meramente immotivate.

Senza una sintonia con la struttura non si può realizzare un grande progetto e la prima grande risorsa è proprio quella interna!

Polizia Locale e Sicurezza

La gestione della sicurezza passa attraverso una efficace azione della Polizia Locale; la sensazione di sicurezza e la sua certezza è uno dei più importanti indicatori di qualità della vita. Si cercherà di risolvere il problema dell’accattonaggio (come da Ordinanza comunale del 14 ottobre 2015), si provvederà ad una videosorveglianza capillare delle zone critiche, si potenzierà il servizio notturno di sorveglianza rendendo possibile il servizio in borghese. Il tutto coordinandosi con gli agenti, con la Polizia dello Stato, con i Carabinieri, in modo da attuare una azione efficace e comune per il rispetto delle regole.

Occorrerà procedere con l’aggiornamento del regolamento di Polizia Urbana, condividendone obiettivi e modalità con i relativi portatori di interesse, così nello stesso modo vi sarà un allargamento dell’accordo per la Police de la Plaine, perché riteniamo che la sicurezza e il controllo non debbano fermarsi lungo invisibili linee di confine tra Comuni limitrofi.

Vi sono poi aree della città oramai lasciate al degrado totale e dove i cittadini non possono più accedere, se non con estrema apprensione. Queste zone, sembra incredibile, ad Aosta sono centralissime (piazza Narbonne, Piazza Deffeyes, Via Carducci, il quartiere Cogne e tante altre purtroppo), non è più il tempo della tolleranza, dell’inciviltà e della prevaricazione: ci sono delle regole di convivenza che vanno rispettate. Noi le faremo rispettare cercando ogni mezzo per raggiungere efficacemente l’obiettivo, eventualmente anche con l’istituzione della figura del Vigile di Quartiere.

Si cercheranno di risolvere i principali problemi esistenti inerenti la Polizia Locale ovvero la carenza di personale e la necessità di formazione degli agenti, anche in settori specifici come quello del commercio e delle grandi manifestazioni. Si provvederà a riorganizzare il personale e i turni in modo tale da ottenere una maggior efficienza dello stesso in qualsiasi situazione e garantire la presenza del piantone all’ingresso della caserma stessa.

Protezione civile

La Protezione Civile è lo strumento per fronteggiare le varie emergenze e dovrà avere un rapporto chiaro e diretto con gli amministratori, il tutto per azioni efficaci e immediate in caso d’intervento. Essendo in parte gestita da professionisti e per la maggior parte da volontari, si faranno convenzioni con le associazioni di protezione civile. Si favorirà la formazione e la prevenzione, il rischio non si combatte solo quando si manifesta ma si previene e si argina. La conoscenza di come la Protezione Civile opera anche durante le sue funzioni di regolamentazione delle manifestazioni deve essere favorita, in modo che i cittadini sappiano rispondere in maniera opportuna e consapevole senza farsi cogliere impreparati dagli eventi.

Si dovrà valutare la necessità di aggiornare il Piano Comunale di Protezione Civile, in virtù degli standard predisposti dall’amministrazione regionale e datati 2018 e, in particolare, saranno riviste e aggiornate, secondo il principio delle migliori competenze, le cariche relative ai membri costituenti del C.O.C. (Centro Operativo Comunale), che in caso di attivazione utilizzerà la Centrale Operativa, di recente allestimento, situata nella centrale della Polizia Locale. Il cittadino deve essere prontamente allertato di ogni problematica legata al servizio di Protezione Civile e pertanto si valuteranno i vari sistemi di allertamento come servizi SMS, Whatsapp e/o Telegram.

Servizi demografici e cimiteriali

L’ottenimento di certificati e la normale amministrazione di quello che è un servizio cruciale dell’Amministrazione comunale, dovrà avvenire nel modo più semplice per il cittadino. Si analizzeranno i problemi, sia dei dipendenti che dei cittadini, e si troveranno le soluzioni migliori applicando le tecnologie più adatte senza che queste complichino poi ulteriormente la fruizione dei servizi, anche nel caso dell’ausilio di piattaforme web.

Verranno condotte verifiche sulla concessione di nuove cittadinanze, si cercherà di non tramutare un diritto in un automatismo, senza burocrazia ma con il rispetto delle regole.

Si procederà ad un’attenta verifica dell’affidamento dei servizi funebri in modo che non vi siano speculazioni sul dolore, si opererà affinché il cimitero sia veramente un posto ove raccogliersi a pregare per i propri cari e non un luogo di mero lucro sui sentimenti altrui.

Il cimitero stesso dovrà ricevere una serie di manutenzioni, troppo spesso trascurate per un sito che deve possedere un certo decoro, alla quale potranno seguire ammodernamenti per un miglior servizio agli utenti.

Affari generali e legali

Aosta dovrà riprendersi il ruolo di leader de la Plaine, sia per la qualità di vita che offre sia per la sua connaturata funzione di coordinatore necessario dei comuni che le gravitano attorno, così che non vengano prese azioni scoordinate o illogiche nella gestione delle scelte tra i vari comuni limitrofi.

Andrà fatta una verifica della convenzione per l’avvocatura, in particolare, non essendo ipotizzabile la creazione di una avvocatura comunale, attesi i costi che tale operazione comporterebbe, andrà valutata l’ipotesi di una convenzione con l’avvocatura regionale.

Nel caso in cui i contenziosi fossero tra Comune e Regione occorrerà fare ricorso agli avvocati del libero foro. Questi devono essere sicuramente di fiducia però scelti secondo il criterio di rotazione. Il Comune non deve cercare necessariamente lo scontro, tuttavia deve vigilare affinché le procedure siano corrette e l’ente non venga prevaricato.

Essendo compito del Comune assicurare la sede degli uffici giudiziari l’ideale sarebbe quello di creare una vera e propria cittadella giudiziaria di intesa con la Regione. A tal riguardo, ad esempio, alla luce dei costi e dei tempi sarà opportuno individuare una nuova sede per il giudice di pace posta in prossimità del Tribunale onde evitare disagi per i vari fruitori considerando i casi di contemporaneità delle udienze.

Statistica

La statistica pur riferendosi ai consueti indicatori numerici, verrà completata attraverso l’analisi di un bilancio sociale che non si baserà esclusivamente sulla ricchezza economica, ma su indici e indicatori anche della felicità civica. A tal proposito verranno analizzati anche i seguenti elementi: la salute, le relazioni sociali, il lavoro, il benessere economico, l’istruzione e la formazione, la qualità dei servizi, l’ambiente, il patrimonio e il paesaggio culturale, la sicurezza, la politica e le istituzioni, la ricerca e l’innovazione, la giustizia e la sicurezza, il benessere psicologico, la percezione della corruzione, la percezione del pericolo.

La corretta prevenzione che si attua con la conoscenza dei dati anticipa i problemi e fornisce i necessari elementi affinché l’Amministrazione possa così tarare al meglio le relative azioni correttive.

Sportello "Amicoincomne" cittadini

Lo sportello Amico in Comune, nato col sindaco Bruno Giordano, rappresenta uno dei punti di eccellenza, anche nel panorama nazionale, dei servizi resi nei confronti dei cittadini. Consapevoli di questa forza e della sua centralità nel soddisfare le necessità degli abitanti, sarà ampliato l’orario di apertura anche al sabato mattina ed elaborato un piano per il decentramento di alcuni servizi presso punti più periferici come ad esempio le biblioteche di quartiere così da soddisfare il più possibile le richieste e le necessità dei cittadini.

Lo sportello deve essere sempre “amico” e non l’inizio di un percorso burocratico infernale. Le persone preposte saranno le più adeguate e formate per lo scopo, tanto dal punto di vista professionale quanto umano ed empatico. I sistemi informatici vanno semplificati in modo che anche chi non è “nato digitale” possa trovare un conforto e un aiuto a risolvere i propri problemi.

Rapporti con le frazioni ed i quartieri

Vi saranno numerosi incontri con le frazioni, le parrocchie e i quartieri per la risoluzione delle criticità. L’Amministrazione dovrà essere presente, ovunque! La vita in una frazione è molto diversa da quella urbana, si formano relazioni e senso di appartenenza che non vanno traditi. Vi sono problemi puntuali come l’istruzione dei bambini, lo sgombero neve delle frazioni alte, i collegamenti pubblici con il capoluogo e tanti altri. Aosta è un comune con realtà molto diverse e, sebbene defilate e poco popolose, sono realtà nsediative di cui avere uguale cura e attenzione. Questo progetto amministrativo si prefigge di tutelare i particolarismi, valorizzare le tradizioni e le realtà locali, le piccole frazioni potranno contare sull’anima federalista della LEGA.

Ogni quartiere deve avere la sua piazza come centro vitale, come perno di socialità e vivibilità, come motore di sviluppo delle attività commerciali e culturali. Creazioni di spazi pubblici di qualità come aree verdi e sportive per rendere il quartiere più vivibile.

Dovranno essere implementate e sostenute le associazioni di quartiere come anello di congiunzione tra realtà locali ed amministrazione, quali elementi di stimolo e di confronto sulle problematiche sociali ed economiche. Favorire, ripensare, ricollocare i mercati di quartiere come strumento di sviluppo economico e sociale dell’intera zona di riferimento.

Le associazioni di “quartiere”, a volte costituite formalmente a volte formate da cittadini intraprendenti, a volte con il fulcro nelle parrocchie, potranno essere così suddivise: zona centro storico, Quartiere Cogne, Quartiere Dora, zona Saint-Martin e Viale Europa, zona Ponte Romano, Zona Miroir, Zona C.so lancieri, zona Chambery, zona viale Chabod, zona Precollinare, ed infine la zona comprendente le frazioni, spesso abbandonate dall’amministrazione comunale. Anche per la suddivisione si darà ascolto ai cittadini in modo da non tradire il loro senso di appartenenza e non dimenticare nessuno. Queste dovranno essere le “sentinelle di quartiere” a servizio dell’amministrazione pubblica sia per quanto riguarda i disagi sociali relativa anche alla sicurezza sia quelli legati ad una maggiore cura e manutenzione degli spazi pubblici.

Queste “associazioni” avranno anche l’importante compito di organizzare eventi di carattere ludico – culturale improntato sulla storia e cultura italiana e valdostana.

Istituzione delle feste di quartiere e della festa della città di Aosta, in corrispondenza del Santo Patrono (S. Grato) e dei patroni delle varie parrocchie, in modo da creare eventi pubblici a difesa delle tradizioni e dell’identità che abbiano, al tempo stesso, un carattere di redditività con conseguente indotto per i pubblici esercizi, le parrocchie e le associazioni stesse.

Quando si deve scegliere la toponomastica, questa deve essere condivisa con i quartieri e le frazioni ed essere coerente con il nome che abitualmente si da al luogo, non condividiamo una toponomastica ideologica imposta e scelta dall’alto.

Rapporti istituzionali

Risulta quanto mai utile e necessario rafforzare ed estendere la collaborazione tra il Comune di Aosta e l’insieme degli altri Comuni della Valle con particolare riferimento ai Comuni limitrofi che condividono necessariamente con la Città alcuni problemi che vanno dalla mobilità sostenibile, ai parcheggi e agli ingressi a Sud, Nord, Est e a Ovest da e verso la Città. Solo lavorando in sinergia si possono risolvere problemi complessi e ottenere risparmi anche significativi. Si pensi ad esempio alla illuminazione pubblica, alle piste ciclabili e ad alcune opere di asfaltatura.

Aosta, per tutti i valdostani “la Veulla” è, in realtà, l’unico aggregato insediativo della nostra Regione in cui storicamente si è manifestato con continuità ed evidenza quello che potremmo definire l’effetto urbano.

Gli importanti investimenti avviati nella città negli anni scorsi devono essere portati a termine dall’Amministrazione Regionale, sia per quanto riguarda la creazione del nuovo Polo Universitario, sia per ciò che concerne il Nuovo Ospedale regionale. La nascita di questi poli non può che contribuire allo sviluppo sociale ed economico della città, considerando l’indotto che verrà a crearsi in termini di attività commerciali,  professionali, nonché di servizi a favore degli utenti. Il polo della salute consentirà di razionalizzare i servizi sanitari in un unico punto della città, accessibile e con una adeguata dotazione di parcheggi. Il polo universitario a sua volta, posizionato nel cuore di Aosta, potrà finalmente proiettare la città in una dimensione più autorevole anche nel panorama accademico, al pari di molte città del nord Italia e transalpine che, proprio nell’indotto universitario, hanno ritrovato spunti per un sostenuto sviluppo economico.

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